Quali sono gli obiettivi dell'impresa? Odpri
Ultima modifica: 12.04.2019

Domanda apparentemente banale, ma in realtà molto complessa, poiché gli obiettivi aziendali dipendono non solo dall'impresa, bensì anche dalle circostanze in cui questa si trova ad operare.

Per avere successo bisogna avere un obiettivo chiaro e univoco, altrimenti si rischia di perdere la bussola. Lo stesso vale anche per le decisioni finanziarie, che devono essere sempre coerenti con l'obiettivo aziendale. Prima di fare scelte finanziarie che inevitabilmente andranno a incidere direttamente sull'esercizio aziendale, è dunque necessario definire con chiarezza dove si vuole arrivare. Senza un obiettivo ben definito nessuna scelta finanziaria potrà essere efficace.

Per vedere quali possono essere i vari obiettivi di un'impresa, si rimanda alla sezione "Quale dovrebbe essere l'obiettivo aziendale e in che misura questo dipende dalla forma organizzativa dell'impresa?"

Quale dovrebbe essere l'obiettivo aziendale e in che misura questo dipende dalla forma organizzativa dell'impresa? Odpri
Ultima modifica: 12.04.2019

Come già visto nella sezione "Quali sono gli obiettivi dell'impresa?", non sempre è chiaro quale sia l'obiettivo aziendale. Un'azienda racchiude infatti più gruppi di interesse e ciascuno nutre delle aspettative diverse: per i lavoratori è importante avere uno stipendio decoroso e un impiego stabile, per i creditori la restituzione dei crediti nei termini stabiliti, i proprietari vorrebbero far fruttare al massimo il proprio denaro, la società vorrebbe che l'azienda operasse secondo i criteri di ecosostenibilità e responsabilità sociale, mentre i manager vorrebbero conservare il proprio status.

L'obiettivo aziendale dovrebbe essere, almeno in teoria, quantificato e misurabile: per questo gli imprenditori tendono sovente a definirlo in termini di aumento delle vendite, profitto, acquisizione di una maggiore porzione di mercato, sopravvivenza dell'azienda e via dicendo. Tuttavia tali parametri possono essere soggetti a tutta una serie di problematicità. Ad esempio, il profitto come indicatore del successo soffre di alcune evidenti carenze: è un parametro “storico” (si calcola per l'anno precedente), non tiene conto del rischio d'impresa e spesso dipende dallo spirito creativo del reparto contabilità. Anche definire l'obiettivo aziendale in termini di porzioni di mercato può portare l'impresa a fare scelte irrazionali tutt'altro che proficue. Analogamente, un maggiore volume di vendita non significa automaticamente anche un maggiore profitto.

Per riuscire a definire l'obiettivo aziendale bisogna dunque porsi la domanda: chi e a quale scopo ha fondato l'impresa? Le imprese vengono costituite da uno o più proprietari che trovano il capitale di base, vi mettono le proprie idee e si assumono i rischi al fine di trarne dei guadagni. Da un tale ragionamento si evince chiaramente che il fine ultimo di ogni impresa non può essere altro che quello di far aumentare il valore del capitale sociale, vale a dire del capitale inizialmente investito dai proprietari. Questo non significa che obiettivi quali l'aumento della quota di mercato o del volume di vendita non siano importanti, ma vuol dire semplicemente che questi sono obiettivi complementari al fine ultimo che è quello di far crescere il valore dell'impresa (ad esempio far aumentare il prezzo di un'azione in una società per azioni).

A lungo termine anche le microimprese e le imprese individuali devono perseguire questo obiettivo se vogliono continuare ad esistere e non devono lasciarsi fuorviare da altri obiettivi apparentemente o più allettanti (ad es. garantire una remunerazione all'unico proprietario) oppure più specifici.

Fonte: Dolenc, P. & Stubelj, I. 2011. Poslovne finance s praktičnimi primeri. Ljubljana.

Iscriviti per le notifiche:

Mandalo

sissi
La base di conoscenza in italiano è governata da S.I.S.S.I..