In conformità con l’articolo 6 della legge sull’imposta sul valore aggiunto (ZDDV-1) il leasing ricade nella categoria dello scambio di beni: questo significa che, al momento del trasferimento dei diritti, l’imponibile è rappresentato dall’intero valore del leasing. Alla firma di un tale contratto, la società di leasing calcola quindi l’IVA in base al valore totale del contratto e degli interessi, indipendentemente dal momento dell’effettivo pagamento, mentre chi prende immobili, impianti o macchinari in leasing li registra nello stato patrimoniale. Se chi prende in leasing è soggetto passivo d’imposta, in accordo all’articolo 62 della legge ZDDV-1 ha diritto alla deduzione dell’IVA pagata a monte.
In base all’articolo 4 bis del Dl 16/2012 la deduzione per i beni acquisiti dall’impresa in locazione finanziaria è ammessa per un periodo non inferiore ai due terzi del periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito con decreto del Ministro dell’Economia. Per i beni immobili la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore a 11 anni ovvero pari almeno a 18 anni. Per esempio, se il contratto di leasing è di 12 anni, il periodo minimo di deducibilità sarebbe di 2/3, cioè di 8 anni. Tuttavia, per effetto della norma specifica per i beni immobili, i canoni leasing potranno essere dedotti in non meno di 11 anni.
Per le autovetture acquisite con il contratto di leasing il limite di deducibilità dei canoni è del 20%. La durata dell’ammortamento è di 4 anni, per cui i canoni leasing potranno essere dedotti in non meno di 3 anni. C’è, inoltre, un ulteriore limite pari a 18.075,99 euro, oltre il quale i canoni diventano totalmente indeducibili. Per esempio, il costo d’acquisto di un’autovettura è di 30.000,00 euro. I canoni complessivi ammontano a 35.000,00 euro e potranno essere proporzionalmente dedotti:
18.075,99 : 30.000,00 = 60,25%, cioè entro il limite di:
35.000,00 x 60,25% = 21.087,50 euro.
La deduzione massima consentita è del 20%, per cui: 21.087,50 x 20% = 4.217,50 euro.
La durata minima è di 36 mesi (2/3 del periodo di ammortamento), per cui si potranno dedurre ogni anno soltanto 1.405,83 euro.
Ciò dimostra che, salvo casi particolari, quando l’autovettura è utilizzata esclusivamente per le necessità aziendali (ad esempio:i tassisti), non è conveniente intestare l’autovettura all’impresa.