Gare d'appalto, concorsi e sovvenzioni in Italia
Ultima modifica: 06.01.2015
In Italia esistono alcuni strumenti normativi che consentono alle imprese di beneficiare di “aiuti” finalizzati allo nascita, allo sviluppo o al consolidamento dell’attività.
La forma e le modalità di questi “aiuti” sono molto eterogenei, in generale si può tuttavia suddividerli in quattro macrosettori:
1) Contributi a fondo perduto (o in conto capitale) – in questo caso l’ente pubblico, verificata la sussistenza di tutti i presupposti (di regola, la prova di avere effettuato un investimento), eroga una somma all’impresa beneficiaria, di regola in misura percentuale alla spesa effettuata (ad es. 50% della spesa).
2) Finanziamenti agevolati – l’imprenditore ottiene dalla Banca un prestito - finalizzato allo sviluppo dell’attività - che verrà poi restituito con un tasso di interessi inferiore rispetto a quello ordinario, in quanto l’ente pubblico (ovvero un istituto bancario da esso controllato) contribuirà al pagamento degli interessi.
3) Aiuti in forma di garanzia – l’impresa non ottiene alcun aiuto economico, ma l’ente pubblico le concede una garanzia per ottenere il finanziamento dalla Banca; la concessione delle garanzie è affidata ai cd. consorzi di garanzia fidi. Spesso questi aiuti si cumulano con i finanziamenti agevolati.
4) Aiuti in forma di credito d’imposta – essi consistono non nell’erogazione di una somma di denaro, bensì nella riduzione delle imposte e contributi da pagare; anche questi aiuti presuppongono un investimento ovvero una spesa precedentemente sostenuta dall’impresa.
Nessun “aiuto” viene concesso in modo automatico, bensì è sempre necessaria una domanda all’ente pubblico competente.
Gli enti competenti per la gestione degli strumenti agevolativi sono diversi, a seconda del tipo di agevolazioni:
- Per le agevolazioni comunitarie, di regola è competente la Regione
- Per le agevolazioni statali, i singoli Ministeri possono delegare le Regioni, le Agenzie pubbliche per lo sviluppo degli investimenti (Invitalia) e le Province.
- Per le agevolazioni regionali, oltre alla Regione, possono essere competenti le Camere di Commercio, i Centri di Assistenza Tecnica (CAT e CATA), le Province
Le domande di finanziamento agevolato possono essere di regola presentate nel corso di tutto l’anno, fino ad esaurimento delle risorse.
Più spesso, però, sono previsti termini più restrittivi:
- In certi casi, i termini sono limitati ad uno o più mesi dell’anno: Esempio: ogni anno dal 2 al 31 gennaio (contributi per il sostegno di investimenti delle imprese commerciali del FVG).
- Altre volte, i termini sono fissati una sola volta con apposito Bando che prevede un termine iniziale ed un termine finale per la proposizione della domanda. Esempio: incentivi comunitari per il commercio elettronico nel FVG.